La Cisl di Verona ha inteso focalizzare il problema dell’area metropolitana per la semplice ragione che oggi è a questo livello che i sistemi urbani e territoriali competono tra di loro; e, se non vi è dubbio che molti indicatori mostrano come l’area veronese ha resistito meglio di altre alla crisi, alcuni rallentamenti, localismi o una politica troppo concentrata sul consenso quotidiano non hanno consentito il decollo di importanti azioni di sistema, paragonabili a quelle che storicamente hanno lanciato la nostra città. I motivi di orgoglio sono ancora molti, dalla forza della fiera ai flussi turistici, dall’ agroalimentare leader all’ integrazione trasportistica che ci rende porta di accesso con la Germania. Qualche osservatore acuto come Marina Salamon ha offerto una sua diagnosi qualche giorno fa: Verona ha un tale livello di buon vivere che affronta pigramente il presentarsi dei problemi e placidamente li sottovaluta. Abbiamo, quindi, commissionato una ricerca che dal punto di vista scientifico legittimasse le nostre impressioni, e attraverso una serie di interviste ai decisori veronesi, ci restituisse il quadro di alcune azioni di sistema possibili. Ma una forza sindacale deve porsi il problema se il livello di sviluppo coincida ancora con piena occupazione e una adeguata equità redistributiva della ricchezza.
La caduta occupazionale nei settori del marmo, del mobile, delle calzature e, in modo minore, nelle lavorazioni metallurgiche più pesanti prelude a un processo di specializzazione del Veronese in alcuni comparti leader come l’ agroalimentare e la termomeccanica oppure rappresenta una caduta netta delle attività industriali?
I giovani e le donne, i più penalizzati da questa crisi, hanno un destino di occupazione precarie e discontinue nei settori che comunque mostrano una crescita, come il turismo, la logistica, i servizi alla persona o riusciranno ad inserirsi prestando la loro opera con competenza in un quadro di stabilità e sicurezza?
Ha fatto la sua comparsa in questi anni un fenomeno che avevamo pensato di aver sempre lasciato alle spalle, con l’ opulenza, l’ impoverimento relativo di famiglie anche operaie e del ceto medio.
Queste rilevazioni ci hanno indotto a porre con forza al centro dell’agenda quale dovrebbe essere il nuovo modello di sviluppo veronese. E lo abbiamo definito metropolitano perché riteniamo di dover agire: 1) sui saperi, connettendo di più e meglio il mondo universitario, spingendo sull’ innovazione, i cui settori, a Verona sono ancora poco radicati: green economy, bioedilizia, telecomunicazioni, nano e biotecnologie; 2) sulle risorse umane attraverso l’istruzione tecnica, la formazione continua e professionale con il tessuto economico, per aumentare l’ offerta sul mercato del lavoro di occupazioni di qualità; 3) sui servizi, dalle multi utility alla comunicazione e consulenza strategica, che potrebbero, rispetto alla qualità dei nostri centri economici dalla Fiera all’ Interporto alla stessa Arena, allinearci agli standard internazionali; 4) sulle infrastrutture, dove sta subendo un appannamento soprattutto l’asse est – ovest senza TAV, con l’ Autostrada che non ha ancora la nuova concessione e l’ Aeroporto la cui crisi risalta rispetto alla crescita di Marco Polo e Orio al serio; 5) sull’ attrazione di capitali, essendosi ridotti i margini di derivazione Fondazione e delle grandi presenze bancarie, da Unicredit a Banco Popolare.
Le proposte che presenteremo il prossimo 30 marzo vanno tutte nella direzione di istituire una forte condivisione, un’apertura alle alleanze e ai processi di integrazione per far fare a Verona il salto di qualità che si merita.
Venerdì 30 marzo alle ore 9,30 presso la Sala Convegni del Centro Medico Culturale “G. Marani” Via C. De Lellis, 2 – adiacente l’Ospedale Civile Maggiore di Borgo Trento si svolgerà la tavola rotonda: “Verona area metropolitana – proposte per un nuovo ciclo di sviluppo”
Parteciperanno all’iniziativa:
- RAFFAELE BONANNI Segretario Generale Cisl
- FLAVIO TOSI Sindaco di Verona
- GIOVANNI MIOZZI Presidente della Provincia di Verona
- LUCA ROMANO Direttore Local Area Network
- NICOLA SARTOR Prof. Università di Verona facoltà di Scienze delle Finanze
- ALESSANDRO BIANCHI Presidente della Camera di Commercio di Verona
- GIOVANNI MANTOVANI Direttore Generale Ente Fiera
- ADRIANO TOMBA Seg. Generale Fondazione Cattolica di Verona
- MATTEO GASPARATO Presidente Consorzio Zai Interporto Quadrante Europa
- MICHELE BAULI Vice Presidente di Confindustria Verona per le Relazioni istituzionali e reti d’impresa
- MASSIMO CASTELLANI Segretario Generale Cisl Verona
Introduzione a cura di: SILVANO PANDOLFO Segreteria Cisl Verona
Moderatore: MARIO PULIERO Direttore di Telearena