E’ stato sottoscritto lo scorso 8 ottobre, presso la sede nazionale di CONFIMI, il contratto nazionale di lavoro per la piccola e media industria manifatturiera Metalmeccanica e dell’installazione di impianti.
Un contratto che verrà applicato a circa 250.000 mila lavoratori sul territorio italiano e a circa 5.500 lavoratori sulla provincia di Verona.
Confimi Impresa Meccanica, FIM e UILM attraverso questo contratto, s’impegnano direttamente per il rilancio del sistema produttivo del settore ponendo le basi per una nuova fase di sviluppo industriale con interventi mirati a sostenere le aziende in crisi e a favorire lo sviluppo e la crescita.
“Tre aspetti emergono rispetto ad altri positivi definiti in questo accordo – commenta Massimiliano Nobis segretario della Fim-Cisl di Verona -. Il primo è dato dalla possibilità di avere un contratto di secondo livello territoriale. Questo è un punto perseguito da anni dalla Fim e finalmente ci siamo arrivati a disciplinarlo. Potremo così tutelare anche i lavoratori delle piccole medie aziende dove non vi è contrattazione di secondo livello e quindi dove manca una redistribuzione del profitto aziendale. Il secondo aspetto – continua Nobis – riguarda la nascita dell’Assistenza Sanitaria Integrativa come avvenuto nello scorso dicembre al rinnovo contratto metalmeccanico si industria. Terzo aspetto riguarda il miglioramento della tutela in caso di malattia lunga”
Nell’aspetto economico il contratto dura 36 mesi e scadrà quindi il 31 maggio 2016.
Rispetto agli attuali minimi in vigore nel settore si realizza un incremento di 130 euro medi a regime. Il primo aumento decorrerà con il nuovo contratto dal 1 settembre 2013, il secondo dal giugno 2014 e il terzo dal 1 giugno 2015. Inoltre verrà erogata una somma a copertura di 105 euro a titolo di Una tantum.