La Cisl di Verona esprime forte preoccupazione per la tenuta del servizio di recapito postale a Verona e provincia ed anche per quanto riguarda l’apertura quotidiana e il normale funzionamento degli uffici postali.
Poste Italiane a Verona, ogni giorno opera in 439 zone di recapito universale e 8 zone di recapito dedicato e arriva in 400 mila famiglie con i suoi portalettere. Apre più di 200 uffici che garantiscono servizi finanziari, assicurativi, spedizione di corrispondenza e altro, è un lavoro complesso e capillare che soddisfa numerosi bisogni della cittadinanza.
Ora, questo servizio è stato garantito fino a questo momento, nonostante la forte carenza di personale in entrambe i settori, ma con l’avvicinarsi delle ferie estive la situazione precipiterà. Alle consuete decine di zone scoperte quotidianamente, per carenza di organico, si aggiungeranno infatti quelle scoperte per assenza di personale perché in ferie, non essendo state predisposte sostituzioni sufficienti, né attraverso contratti a tempo determinato, né con passaggi da part time a full time.
I postini non recapitano solo posta massiva, ma anche raccomandate, cartelle esattoriali, notifiche e multe. Purtroppo, per la mala organizzazione, i ritardi nelle consegne sono ricaduti spesso sulla clientela e sugli stessi postini, rei di andare in ferie, come da loro diritto, o addirittura obbligati d’ufficio alle ferie, nonostante le giacenze di corrispondenza.
Anche nelle sedi postali il servizio è in grande sofferenza. Nel mese di giugno le scadenze fiscali hanno messo a dura prova gli uffici e i direttori delle filiali hanno collaborato stando agli sportelli per agevolare il flusso della clientela, trascurando però le attività commerciali.
É un circolo vizioso: meno personale, meno servizi, meno qualità, crescita dei competitors e perdita ulteriore di posti di lavoro.
Il nuovo Amministratore delegato, Francesco Caio, parla di 30.000 esuberi e questo ci preoccupa enormemente. Quanti di questi esuberi graveranno sulla provincia di Verona, il cui personale è già ridotto all’osso? Come verranno mantenuti e garantiti servizi e livelli occupazionali?
In questa situazione di estrema incertezza il SLP CISL , sindacato di maggioranza, non resterà a guardare mentre il servizio viene distrutto e i colleghi mandati a casa, ma si farà parte attiva per tutelare e garantire livelli qualitativi ed occupazionali adeguati.