Da oggi prende il via il presidio davanti alla Ferroli di San Bonifacio da parte dei lavoratori e delle lavoratrici.
Si chiedono risposte sul futuro dell’azienda, perchè nessuno dei 900 posti di lavoro deve andare perduto.
Leggi il comunicato stampa:
Questa mattina più di 300 dipendenti, riuniti davanti al piazzale della fabbrica, hanno concordato con la Rsu e le OOSS di organizzare un presidio permanente.
Da questa mattina partiranno turni di presenza dei lavoratori nel gazebo allestito davanti ai cancelli dell’azienda.
Mancano ancora risposte della Ferroli circa la ripresa della produzione, il futuro industriale e le modalità di recupero del taglio del 30% della retribuzione attuata unilateralmente dall’azienda dal 1 gennaio 2015.
Dall’inizio dell’anno si è lavorato in media, nei vari reparti della produzione, 10 giorni. Questo perché le banche hanno ristretto i fidi e di conseguenza all’azienda manca la liquidità per acquistare le materie prime e alimentare la produzione.
I lavoratori sono fortemente preoccupati del proprio destino occupazionale. Se non si inizia a lavorare al più presto aumenta il rischio di perdere i clienti. Sarebbe un vera e propria beffa visto che ci sono gli ordini nei “cassetti”.
Alla domanda quando si riprenderà la produzione, la direzione aziendale dice che dipende dalle banche, le quali stanno valutando le proposte fatte dagli azionisti per il piano di recupero finanziario.
Durante l’assemblea, presenti anche Massimo Castellani Segretario Cisl di Verona e Michele Corso Segretario Cgil di Verona, i lavoratori hanno deciso di tenere il presidio sino a quando non si avranno risposte certe sulle azioni intraprese per il recupero finanziario della Ferroli e il conseguente piano industriale e produttivo.
Si valuteranno anche altre iniziative per avere chiarimenti sul futuro della Ferroli.
Il tempo passa, le soluzioni latitano, e per i 900 lavoratori il futuro occupazionale è sempre più a rischio.
San Bonifacio, 7 aprile 2015
Fim-Fiom Verona
M. Nobis G. Acco