Timidi segnali di ripresa, al termine degli incontri informativi al Ministero del Lavoro e al Mise, ai quali hanno partecipato anche i segretari di Fim Fiom e Uilm e il Commissario Bertoni, segnali che sembrano ridare un po’ di speranza ai lavoratori di Ofv.
Durante l’incontro al Ministero del lavoro, si sono analizzati gli elementi necessari per prorogare ai 204 lavoratori la cigs, in scadenza il prossimo 5 maggio. Condizione necessaria, richiesta dal Decreto Fornero, è che vi siano espresse manifestazioni di interesse per l’acquisto, anche parziale, dell’attività economica di Ofv e quindi la possibile ripresa dell’attività economica. Accanto a questo ci devono essere dei piani per la salvaguardia del personale, anche attraverso corsi di formazione definiti con i responsabili della Regione.
Al Mise si è fatto invece il punto con il dirigente Ministeriale, per capire se Trenitalia e Ansaldo Breda confermano le commesse.
Il dirigente ha confermato che i committenti mantengono ancora interesse e che, se il commissario riuscisse a far ripartire l’attività anche parzialmente, le quotazioni di Ofv salirebbero.
“Crediamo che sia opportuno che la politica parlamentare locale si faccia sentire un po’ con i tavoli romani” commenta Massimiliano Nobis, segretario Fim Cisl Verona “Le condizioni per traghettare Ofv in amministrazione straordinaria si possono costruire e siamo ancora convinti che ci siano condizioni concrete per mantenere la produzione in Via Campo Marzio”.
Una produzione di eccellenza, che può generare un indotto sul territorio. Il comparto del rotabile rappresenta infatti un’opportunità non solo per Verona, ma per tutto il Paese. “Aspettiamo ora risposte concrete dal nuovo Ministro del Lavoro” aggiunge Nobis “E’ quasi un anno che l’attività di Ofv è ferma, ma non è fermo il pensiero che ci riporta allo scorso maggio dove la dirigenza di Ofv ci aveva presentato un piano di ripartenza sicuro, con sicure 900.000 ore di commesse, equivalenti a 1 anno e mezzo di lavoro. Siamo convinti che con nuovi interlocutoridisponibili a rischiare, come hanno fatto i lavoratori, si possa riprendere l’attività di Ofv”.
Intanto, prosegue dallo scorso settembre il presidio dei lavoratori davanti ai cancelli della fabbrica, a testimoniare come questi ancora vogliano e credano in una ripartenza dell’attività. Il 5 marzo, data entro la quale devono pervenire le manifestazioni d’interesse, però è imminente e si spera giungano il prima possibile anche le risposte del Commissario, del Mise e dei Parlamentari Veronesi.