MètaSalute: ora c’è un fondo sanitario per i lavoratori metalmeccanici


E’ stato presentato lo scorso 5 settembre il fondo sanitario per i lavoratori del settore metalmeccanico previsto dal vigente Ccnl, firmato nel 2009 da Fim e Uilm. Era presente ai lavori Anna Trovò, componente della Segreteria Nazionale della Fim e Copresidente del Fondo, la quale ha illustrato le caratteristiche del fondo e le sue finalità. Mètasalute, questo il nome del fondo, ha lo scopo di garantire trattamenti di assistenza sanitaria integrativa al Servizio Sanitario pubblico.

I contenuti costi di gestione del fondo, che non ha scopo di lucro e il potenziale di numero di aderenti, sono circa 1 milione e 200.000 i lavoratori metalmeccanici in Italia, permettono di garantire importanti prestazioni con un contributo di adesione al fondo di 1€ al mese.

Le prestazioni si potranno ottenere in centri convenzionati e questo permetterà agli aderenti di usufruire del servizio senza effettuare nessun pagamento anticipato.

L’obiettivo è quello di raggiungere l’adesione di almeno 100.000 metalmeccanici entro il dicembre 2012. “Convocheremo assemblee nelle aziende” spiega Massimiliano Nobis Segretario Fim Verona “per illustrare l’importante opportunità che viene offerta ai quasi 18.000 lavoratori metalmeccanici della nostra provincia e che rappresenta una tutela concreta data dalla contrattazione nazionale e sostenuta da uno spirito mutualistico. La finalità del Fondo” aggiunge Nobis “è quella sostenere economicamente i lavoratori che necessitano di cure integrative alle prestazione del Servizio Pubblico, che attualmente sono totalmente al loro carico”. Con 1€ al mese di contribuzione, si può avere ad esempio fino a 180€ adisposizione per interventi di igiene orale e/o cure dentististiche.

É, inoltre, intenzione della Fim di Verona proporre nelle contrattazioni aziendali la previsione di quote d’incremento alla contribuzione al fondo dando così all’aderente maggiori prestazioni. La totale defiscalizzazione della quota di adesione trattenuta in busta paga al lavoratore e il risparmio sul costo del lavoro dell’azienda dovrebbero stimolare le parti a trovare accordi.

di Massimiliano Nobis Segretario Fim Verona


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