La Cisl sta raccogliendo in tutta Italia 2 milioni di firme nei posti di lavoro, nei territori, nei comuni, nei luoghi tradizionali di aggregazione sociale, per cambiare il sistema fiscale nel nostro paese.
Abbiamo bisogno del Tuo sostegno e di quello di tutti i cittadini italiani per presentare una legge di iniziativa popolare, fatta di pochi articoli semplici ed efficaci, in modo da convincere il Parlamento ad alzare i salari e le pensioni oggi troppo bassi, sostenere i consumi e l’occupazione, far ripartire il paese.
E’ una sfida ambiziosa, ma siamo convinti che, attraverso una grande partecipazione alla nostra iniziativa, l’obiettivo potrà essere raggiunto.
La nostra è una proposta “secca” e concreta: estendere il bonus fiscale di 1000 euro all’anno a tutti i redditi sotto i 40 mila euro. Parliamo di lavoratori dipendenti, autonomi, pensionati, incapienti, giovani collaboratori che in questi anni hanno pagato un costo salatissimo per effetto della lunga crisi economica.
La Cisl propone anche di esentare da ogni imposta la prima casa, distinguendo tra chi ha fatto tanti sacrifici per pagare un mutuo e chi invece possiede ingenti patrimoni immobiliari. E vogliamo anche rivedere gli assegni familiari per sostenere al meglio le famiglie.
Dove prendere i soldi per realizzare questi interventi?
La Cisl chiede di estendere a tutti i settori il contrasto d’interesse, con la possibilità di scaricare una parte delle ricevute fiscali dalla dichiarazione dei redditi, come si fa da tanti anni negli Stati Uniti, favorendo anche una vera lotta all’evasione fiscale.
Bisogna, inoltre, introdurre una imposta proporzionale che colpisca solo quel 4% dei contribuenti italiani che rappresentano l’area della ricchezza. Possiamo e dobbiamo chiedere un piccolo sacrificio a chi può permetterselo per la situazione agiata in cui vive, per contribuire a rilanciare gli altri redditi e, quindi, l’economia del paese.
La mobilitazione della Cisl è capillare, coerente con la nostra storia di sindacato libero ed autonomo dalla politica, che vuole fare solo il proprio mestiere, al cento per cento.
Abbiamo elaborato anche una proposta concreta per cambiare la legge Fornero sulle pensioni, ristabilendo criteri di flessibilità in uscita. Non tutti possono lavorare fino a 67 anni. Occorre modificare i coefficienti di calcolo del sistema contributivo, rendendo anche più conveniente il part-time negli ultimi anni di lavoro, in modo da consentire l’ingresso dei giovani. Ecco perché chiediamo anche a Te di firmare e di aiutarci a raccogliere 2 milioni di firme. Dobbiamo fare queste battaglie insieme. Perché solo uniti si vince.
Diamoci una mano per cambiare davvero il Paese nel segno dell’ equità e della giustizia sociale.
Annamaria Furlan
Segretaria Generale Cisl