Disoccupazione al 4,7% a Verona, con picchi per quella giovanile, e decine di aziende affossate dalla crisi, ma anche segnali di ripresa sulle esportazioni e importazioni regionali. Sono i dati della presentazione sulla situazione socio economica veronese proposta da Cisl Verona e Lan, Local area network, in riferimento al 2009 e al 2010.
I disoccupati a Verona nel 2009 sono circa 20 mila, 4mila in più rispetto all’anno precedente, con il tasso di disoccupazione passato dal 3,8% al 4,7%. I disoccupati in Veneto nel 3° trimestre 2010 sono circa 114 mila, in discesa rispetto al picco del 2° trimestre (134 mila). Si riduce il tasso di disoccupazione, passato dal 6% al 5,2%. La disoccupazione giovanile sia in Veneto che a Verona è andata aumentando a partire dal 2007; il Veneto, così come Verona, fa registrare tassi piuttosto elevati, ma si rimane comunque al di sotto dei valori medi nazionali. Al 3° trimestre 2010, la disoccupazione giovanile è al 16,7% in Veneto, al 24,7% in Italia. Invitiamo a verificare questi dati e visionare gli andamenti degli indicatori scaricando la presentazione allegata.
Proseguendo a sfogliare il documento, troviamo che la disoccupazione giovanile in Veneto nel 2009 è cresciuta ad un ritmo doppio rispetto a quella complessiva. A Verona, nonostante la disoccupazione totale segua il trend regionale, nel 2009 la disoccupazione giovanile esplode: il tasso raddoppia.
In Veneto dall’inizio della crisi e fino al I° trimestre 2010 hanno perso il lavoro circa 11.500 stranieri. Circa un posto di lavoro su quattro perso è dunque di stranieri. Nella prima parte del 2010 gli stranieri disoccupati in Veneto sono poco meno di 33 mila, con un tasso di disoccupazione più che doppio rispetto a quello totale.
Sul fronte delle aperture di procedimenti di crisi aziendale, a Verona nel 2010 si registrano i seguenti numeri: 43 nella metalmeccanica, 20 nel commercio, 72 in aziende fino a 50 dipendenti, 140 hanno previsto la mobilità, in gran parte per crisi di mercato; oltre 2.200 lavoratori coinvolti su 11.200 circa (14,3%); aziende a Gennaio 2010: 9; lavoratori a Gennaio 2010: 130. Le procedure di crisi concluse, a Verona per il 2010: 83 nella metalmeccanica, 122 in aziende fino a 50 dipendenti, 166 riduzione per crisi mercato; coinvolto il 35,1% degli organici aziendali totali; oltre 1.700 in mobilità; aziende a Gennaio 2010: 18; lavoratori a Gennaio 2010: 616.
L’indebitamento complessivo delle imprese in Veneto è aumentato dal novembre 2008 del 3,5%, a Verona del 5,9%; la lieve crescita mostra come gli istituti di credito abbiano operato un allentamento dell’erogazione dei prestiti. Peggiora l’affidabilità del sistema imprenditoriale: le sofferenze sui debiti sono passate per il Veneto dal 2,9% di novembre 2008 al 5,9% del 2010, per Verona dal 2,4% al 4,6%. Il trend dei depositi bancari delle famiglie in Veneto è in lento ma inesorabile rallentamento. La variazione media da gennaio a novembre nel 2008 è stata del +0,6%, nel 2009 del +0,1%, nel 2010 del -0,5%. Tranne per alcuni picchi registrati a giugno e a settembre 2010, anche il trend dei depositi bancari delle famiglie veronesi è in peggioramento. La variazione media da gennaio a novembre nel 2008 è stata del +1,1%, nel 2009 del +0,1%, nel 2010 del -1%.
Dopo il crollo del 2009, i primi tre trimestri del 2010 segnano la ripresa sia dell’export che dell’import veneto, rispettivamente del 14,5% e del 22,1%. Bene tutti i comparti trainanti: metallo +15,4% (-33% nel periodo precedente), macchinari +15,3% (-27,6%), TAC +8% (-19,1%), apparecchi elettrici +15,3% (-27,1%). Per la verifica dei dati qui esposti, ricordiamo ancora una volta di visionare la presentazione dettagliata, disponibile in allegato.