In materia di fisco e reddito, la legge di Bilancio 2019 (con il decreto fiscale collegato) penalizza decisamente lavoratori/lavoratrici dipendenti e le persone pensionate. Le novità introdotte aumentano il carico fiscale per questi contribuenti, mentre introducono il condono per gli evasori e riducono le tasse per altre categorie.
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I cambiamenti
Aumento delle tasse locali
Il governo non ha prorogato il blocco sugli aumenti delle imposte locali: addizionale Irpef, IMU, TASI e altre. Il blocco era in vigore dal 2016.
Le Regioni ed i Comuni potranno così aumentare queste tasse, con alcune limitazioni nel caso della TASI.
Ed è molto probabile che questo avvenga, a danno soprattutto delle categorie che, dalla legge di Bilancio 2019, non ricevono nessun beneficio fiscale: i lavoratori dipendenti e pensionati che già pagano il 90% dell’Irpef
Tassa fissa al 15% per le partite IVA (5% per le nuove)
Più tasse per molti, quindi, ma non per tutti. Il Governo introduce infatti la Flat Tax (Tassa Piatta: dalle 5 attuali ad una unica aliquota bassa che favorisce solo i redditi più alti) solo per le Partite IVA.
Chi lavora con partita IVA (autonomi e imprenditori individuali) beneficerà dal 2019 di una tassazione privilegiata: Irpef fissa al 15% se nel 2018 non ha avuto ricavi per più di 65.000 euro o del 5% se si tratta di una nuova attività.
Dal 2020 poi, Irpef fissa al 20% anche per chi ha ricavi dai 65.000 ai 100.000 euro. Queste regole valgono inoltre per le Partite IVA che hanno anche un reddito di lavoro dipendente (tassato normalmente).
Questo privilegio costerà già nei primi due anni oltre 2,2 miliardi di euro in termini di minori entrate fiscali per lo Stato, le Regioni ed i Comuni.
Ecotassa sulle auto. Nessuna riduzione delle accise sui carburanti
Dal 1° marzo entra un vigore un sistema di bonus (contributo) – malus (sovratassa da pagare) per chi acquista un’auto nuova. Il bonus massimo è pari a € 6.000, il malus più consistente è invece pari a € 2.500.
Il meccanismo funziona sulla base della quantità di CO2 (anidride carbonica) prodotta dai veicoli, premiando quelli meno inquinanti. Sono esclusi i veicoli per uso speciale e per disabili.
Questo meccanismo di bonus-malus è destinato a provocare notevoli danni al settore auto italiano (250.000 addetti).
Rimangono invariate le accise sui carburanti (era stata promessa una loro riduzione), ma è prevista una maggiore entrata da questa voce di 350 milioni di euro nel 2020.
Più tasse sulle rimesse dei lavoratori immigrati
Tassa dell’1,5% sulle rimesse che gli immigrati inviano alle loro famiglie (decreto fiscale) con un gettito di circa 60 milioni di euro all’anno. L’Italia diventa così il paese europeo più esoso nonostante gli impegni presi in senso contrario nelle sedi internazionali: il costo medio di un trasferimento sarà infatti del 7,7% dell’importo.
Le conferme
Premi di risultato: si mantiene la tassazione agevolata
Rimane in vigore la tassazione agevolata per i premi di risultato introdotta nel 2012 (governo Monti) e consolidata nel 2016
(governo Renzi): Irpef secca al 10% sui premi fino a 3.000 euro erogati in salario, Irpef zero per le soluzioni in welfare.
Bonus casa, mobili e verde prorogati per un anno. Canone RAI a 90 euro
Sono prorogate al 2019 le detrazioni, previste dalla precedente legislazione, per le spese sostenute per efficienza energetica
(85%, 75%, 65% o 50% in base alla tipologia dei lavori), ristrutturazione (50%), acquisto mobili, grandi elettrodomestici, sistemazione a verde (36%).
Canone RAI immutato: 90 euro e così la fascia di esenzione (ultra75enni con reddito sotto gli 8.000 euro).
Carta Famiglia: rimane, ma non per tutti i poveri
Confermata ma solo per le famiglie italiane o comunitarie con almeno 3 figli conviventi in età non superiore ai 26 anni. Ne sono state invece escluse le famiglie costituite da cittadini stranieri non comunitari, anche se residenti da lungo tempo: un provvedimento palesemente discriminatorio.
Prorogati (e migliorati) i bonus asili nido e bebè. Con il terzo figlio un pezzo di terra. Bonus 18enni con Isee
Il Bonus asilo nido (pubblico o privato) viene confermato e l’importo innalzato da 1.000 a 1.500 euro su base annua.
Bonus bebè: è confermata (decreto fiscale) la sua prosecuzione a tutto il 2019; rispetto allo scorso anno l’importo cresce del 20% per le nascite ed adozioni di figli successivi al primo.
Alle famiglie con almeno 3 figli (uno o più nato negli anni dal 2019 al 2021) sarà assegnato a titolo gratuito e per 20 anni una quota di terreno agricolo demaniale. Se vogliono anche un mutuo a tasso zero (max 200mila euro) per acquistarsi la casa lì accanto.
Confermata anche la Card Cultura per i 18enni nel 2019; l’importo sarà però legato all’Isee.
Altri interventi: donazioni per sport e parchi
Ai privati che fanno donazioni per interventi su impianti sportivi pubblici viene riconosciuto un credito di imposta pari al 65% delle somme erogate fino ad un massimo del 20% del proprio reddito.
Valutazione finale
Con i provvedimenti del Governo Conte in materia fiscale i cittadini contribuenti vengono divisi in tre grandi categorie.
La prima è composta da coloro che hanno come unica fonte di reddito il proprio lavoro di dipendente o la pensione. A questi si applicano le cinque aliquote Irpef in vigore con una tassazione progressiva: dal 23 al 43%.
La seconda è costituita da contribuenti che, contando su redditi come Partita IVA, immobili in locazione e altri, beneficiano di una forte riduzione delle tasse: una Flat Tax per pochi.
La terza è quella degli evasori a cui viene riservato il massimo dei condoni.
La Cisl mantiene ferma la sua richiesta di una riduzione delle tasse per il lavoro dipendente e pensioni, tanto più forte quanto più numerosa è la famiglia che su questo reddito deve vivere.
NO privilegi, SÌ equità.