- La CISL aveva chiesto che nella manovra finanziaria, approvata nei scorsi giorni dal Parlamento, ci fosse una forte riduzione delle spese improprie, delle inefficienze, dei costi legati alla politica e degli assetti istituzionali, ma tutto ciò non è stato fatto.
- La CISL ritiene insufficiente il contributo di solidarietà per i redditi superiori ai 300 mila euro e soprattutto iniqua la soglia di 90mila euro solo per i lavoratori del pubblico impiego.
- La CISL giudica la manovra economica iniqua perché l’aumento dell’Iva (senza la contemporanea diminuzione delle tasse sugli stipendi e sulle pensioni) graverà pesantemente sui redditi medio bassi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati.
- La CISL ritiene sia necessario agire ulteriormente sul prelievo dei redditi dei grandi patrimoni immobiliari e delle forme di ricchezza nelle sue varie articolazioni.
- La CISL ritiene vitale e non più rinviabile la riforma fiscale e un deciso intervento sull’evasione per recuperare i quasi 120 miliardi di euro che ogni anno vengono sottratti alle casse dello stato.
- La CISL chiede con forza interventi per la crescita che, con l’impegno e la responsabilità diretta delle parti sociali, veda il Governo e le Regioni maggiormente impegnate all’utilizzo immediato delle risorse disponibili per gli investimenti pubblici su infrastrutture, reti energetiche e innovazione, per incentivare investimenti privati e nuova occupazione.
- La CISL ritiene fondamentale accompagnare la proroga degli ammortizzatori sociali con un deciso rilancio delle politiche attive per il reimpiego dei lavoratori in Cassa integrazione, così come servono nuovi strumenti e politiche per sbloccare l’occupazione giovanile.
Pertanto, la CISL, continuerà l’impegno con proposte e mobilitazioni sia a livello nazionale, regionale e territoriale, affinché la politica ascolti i bisogni reali del paese, dei lavoratori, dei disoccupati e dei pensionati.