Lo scorso 25 gennaio si è conclusa la consultazione nazionale dei lavoratori metalmeccanici sul rinnovo del Ccnl stipulato il 5 dicembre 2012 da Fim e Uilm. Nella sola provincia di Verona, nelle 143 fabbriche in cui si sono fatte le assemblee, sono stati contatti più di 12.000 lavoratori e hanno votato (con il 96% di SI) oltre 3.800 iscritti di Fim e Uilm.
“Il contratto è stato apprezzato dalla gran parte dei lavoratori,- sottolinea Massimiliano Nobis Segretario della Fim Verona – per la bontà dei contenuti in materia di adeguamenti salariali, di tutela delle malattie, di orari per le persone, di tutela dei contratti a termine e degli apprendistato”.
Il contratto è stato firmato dopo una difficile trattativa con Federmeccanica iniziata lo scorso 17 luglio. Le richieste della controparte di non pagare i primi tre giorni di malattia e riconoscere gli aumenti salariali solo secondo lo stato di salute dell’azienda, hanno condizionato e reso difficile la trattativa. Dopo 19 incontri, senza un’ora di sciopero, si è arrivati alla firma dell’ipotesi d’accordo. Nell’accordo non c’è traccia delle richieste degli imprenditori.
“In questa situazione di crisi, che perdura dal 2008, – continua Nobis – Fim e Uilm sono riuscite a rinnovare ben 2 contratti prima della scadenza. Rappresenta un risultato importante. Dimostra la bontà delle regole contrattuali definite da Cisl e Uil nel 2009”.
Il rinnovo contrattuale riconoscerà gli adeguamenti salariali dei lavoratori già nella busta paga di gennaio 2013. Di fatto in due anni saranno dati i 130€ di aumento complessivo, in quanto la terza e ultima trance maturerà dal gennaio 2015.
“Il 5 dicembre 2012 – conclude Nobis – rimarrà una data simbolica per il sindacato metalmeccanico. Ogni organizzazione sindacale ha fatto quello che meglio riesce a fare. Fim e Uilm hanno siglato l’ipotesi di accordo con Federmeccanica tutelando le oltre 1,2 milioni tute blu, la Fiom in piazza ha scioperato!”.