Denigrare il pubblico per spingere il privato non è informazione né comicità. Libertà di stampa e satira esprimono il coefficiente di democraticità di un Paese. Per questo la libertà di espressione è la prima ad essere eliminata quando la dittatura va al potere. E in un´epoca dove i poteri sono tanti altrettanti rischiano di essere i dittatori. Bisogna però prestare attenzione alle informazioni che arrivano mascherate da comicità. Alcune trasmissioni televisive di intrattenimento sono diventate strumenti di denuncia per raggiungere attraverso lo scandalo, presunto o reale, elevati livelli di ascolto e quindi cospicui introiti con le pubblicità. Io non ho visto recenti filmati di Striscia La Notizia sui dipendenti dell´azienda ospedaliera trovati fuori dal posto di lavoro, però ne ho sentito parlare, molto. Premetto che il sindacato, la Cisl, ha sempre condannato e condanna lavativi e scansafatiche, ma sono altrettanto convinto che gli autori di Striscia La Notizia dovrebbero essere consapevoli del potere che la comunicazione ha nella società. Quando viene inquadrata una persona, presumibilmente, fuori da posto di lavoro, viene immediatamente condannata attraverso un velocissimo processo mediatico dall´opinione pubblica. Non ci sono secondo e terzo grado di appello, la sentenza arriva immediatamente: ladro!
Allora il potere qual è in questo caso? Chi cerca la risata o chi attraverso la risata vuole esercitarlo? Inoltre, sarà solo ingenuità, ma quale è l´interesse nel diffamare il dipendente sanitario pubblico? Si vuol forse dire che la sanità privata è migliore? A pensar male si commette peccato, ma alle volte ci si indovina…