Una ventina di delegati della Fim di Verona hanno iniziato lo scorso 4 febbraio un percorso a sostegno dell’azione negoziale aziendale per la formazione professionale.
“Convinti che la leva formativa – spiega Luisa Perini segretaria Fim di Verona – possa rappresentare un indispensabile strumento per l’innovazione e la crescita delle stesse imprese oltre che delle persone coinvolte, abbiamo deciso come Fim di Verona di avviare una forte azione organizzativa per promuovere la contrattazione della formazione continua in un gruppo di aziende veronesi.”
I venti delegati presenti all’incontro provengono da dieci aziende veronesi, rappresentando circa 5.000 lavoratori e lavoratrici.
“In questo percorso – continua Luisa Perini – i delegati acquisiranno le componenze necessarie per discutere e concordare con le aziende piani Formativi. Le risorse saranno recuperate da Fondi Paritetici Interprofessionali costituiti sulla base di accordi tra organizzazioni Sindacali e Datoriali.”
Nello specifico le aziende metalmeccaniche aderiscono prevalentemente a Fondimpresa. Il fondo è finanziato con risorse che arrivano dalla contribuzione previdenziale versata all’INPS. Si tratta di una quota pari allo 0,30% istituita con una norma specifica già dal 1978. Le aziende che aderiscono, volontariamente, al Fondo possono accedere ai finanziamenti per le azioni formative approvate dal Fondo stesso.
“In questi ultimi due anni la Fim nazionale – sottolinea Luisa Perini – ha dato avvio ad un progetto su scala nazionale per sostenere l’azione contrattuale a tutti i livelli, in collaborazione con progetti informativi avviati dalla Cisl.”
A livello territoriale la Fim di Verona da corso al progetto nazionale investendo risorse sui delegati con l’aiuto del contributo di esperti come di LERIS MARINI, collaboratore anche con la CISL VENETO.
“La formazione continua rappresenterà sempre più uno strumento fondamentale – precisa Massimiliano Nobis Segretario Fim Verona – per mantenere aggiornate le competenze professionali dei lavoratori e per rispondere alle veloci trasformazioni dell’organizzazioni del lavoro date o da strategie organizzative aziendali o da bisogni del mercato. La formazione continua rappresenta una tutela necessaria per rendere il posto di lavoro cosiddetto “sicuro” il meno precario possibile.”
Il percorso formativo dei venti delegati proseguirà con altri incontri volti ad accrescere le competenze e la conoscenza di strumenti per la gestione del processo formativo a partire dalla analisi dei bisogni formativi.