Entro il 7 novembre sarà presentata, sotto forma di emendamento alla Legge di Stabilità, la misura che prevede quindici giorni di congedo per paternità obbligatoria, pagato all’80% dello stipendio, da prendere contemporaneamente alla madre nel primo mese di vita del figlio/figlia.
L’obiettivo è duplice:
- favorire la cultura della condivisione del cosiddetto lavoro di cura tra uomini e donne;
- mettere uomini e donne sullo stesso piano di fronte alle aziende.
Al momento in Italia il congedo di paternità obbligatorio è di un giorno soltanto, introdotto dall’ex ministra del Lavoro Elsa Fornero e che decadrà alla fine di quest’anno.
Dare valore anche alla paternità significa dare valore alla genitorialità condivisa, nodo imprescindibile per affrontare il problema del divario salariale fra uomini e donne.
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