Nella giornata di Venerdì 6/12 si è tenuto un Corso di Fomazione presso la Casa Novarini di S. Giovanni Lupatoto che ha visto impegnati 30 Rls della Fim e della Femca di Verona.
La giornata di aggiornamento e confronto, che viene effettuata annualmente, si incentrata sulla vicenda ambientale dell’ILVA di Taranto, azienda della famiglia Riva che, tra i vari stabilimenti, è presente anche a Verona, proprio a fianco della sede sindacale della Cisl.
Gianni Alioti, Responsabile Nazionale della Salute e sicurezza della Fim, dopo aver ripercorso la storia dell’azienda, ha sviluppato i temi del ciclo dell’acciaio evidenziando come produrre in sicurezza sia possibile, attraverso nuove tecnologie che riducono drasticamente l’utilizzo del ferro come materia prima e le conseguenti emissioni nocive. Non solo, gli impianti di nuova generazione producono acciaio di migliore qualità, rendendolo più competitivo nei confronti dei prodotti di paesi emergenti.
Dal dialogo con il delegati emerge la necessità di un piano generale di politica industriale che spinga l’imprenditoria a scelte compatibili con l’ambiente e a promuovere gli investimenti necessari, anche nel medio e lungo periodo.
In seguito, gli Rls si sono confrontati con colleghi esperti sulle emergenze che quotidianamente si vivono nei luoghi di lavoro, con particolare riferimento al rischio chimico, fortemente presente nelle varie realtà industriali della nostra provincia. In particolare, grazie al contributo di Claudio Righetti, Rls dell’Aptuit (ex Glaxo), si è affrontato l’impatto ambientale in termini di riciclo, smaltimento ed eliminazione di una serie di sostanze impiegate in processi produttivi. La consapevolezza operativa nello svolgimento delle mansioni può portare all’abbassamento dei livelli di contaminazione di strumentazioni, oggetti e contenitori, abbassando i livelli di rischio ambientale che derivano dallo smaltimento. Se dovessimo utilizzare uno slogan potremmo dire “assicurare se stessi per preservare l’ambiente”.