I lavoratori e le lavoratrici delle Officine Ferroviarie Veronesi, non si vogliono arrendere all’idea che l’azienda sparisca dal tessuto produttivo veronese e continuano la lotta.
Sono infatti già passati 3 mesi dall’insediamento del Commissario Straordinario e da 5 mesi quotidianamente stiamo presidiando l’azienda.
Le promesse avute, per una ripartenza delle attività, dalla Politica Nazionale e dalle Amministrazioni Regionale, Provinciale e Comunale, tardano ad arrivare. E’ stato inoltre pubblicato il Bando di vendita di OFV, per il quale siamo in attesa di offerte reali e veritiere.
Ad oggi, inoltre, Ansaldo Breda conferma le commesse ancora in essere, 18 mesi di lavoro quindi ci sarebbero ancora!
Per 18 marzo, poi, è fissata l’udienza dal Tribunale di Verona per decidere se Ofv continua con l’attività produttiva o andrà verso il fallimento.
Le organizzazioni sindacali non si arrendono e chiedono che 204 LAVORATORI non vivano il dramma della perdita del lavoro e inoltre che la città non perda un gioiello industriale .
A fronte delle ultime scelte di sviluppo economico territoriale fatte dalla Giunta Comunale Veronese, che si caratterizzano principalmente in esercizi commerciali (Esselunga e Ikea forse), proponiamo al Sindaco Tosi che una parte dei 27 milioni di euro, che il Comune incasserà dalla vendita dell’aera “ex magazzini generali”, la destini a supporto di un piano industriale di rilancio di OFV. Risorse che dovranno tornare al Comune con piano di rientro decennale.
NON VOGLIAMO DIVENTARE CITTADINI SOLO CONSUMATORI,
MA RIMANERE SOPRATTUTTO CITTADINI LAVORATORI.
VERONA CUSTODISCA I SUOI TESORI PRODUTTIVI.
VERONA, SVEGLIA!!!!!