Esperti e sviluppatori software: sono questi i profili professionali più difficili da reperire per le aziende nel 2013.
Secondo l’elaborazione di Unioncamere e Ministero del Lavoro, per 47.000 posti di lavoro, 13 ogni 100 assunzioni programmate quest’anno, ci sono imprese che hanno difficoltà a reperire personale adeguato. Un dato migliore rispetto allo scorso anno, quando erano oltre 65.000, ma che conferma il disallineamento tra mondo dell’impresa e mondo della scuola.
Tra i laureati, uno su 5 è considerato difficile da reperire. I più ricercati sono gli Esperti Software, gli Esperti di Gestione Aziendale e gli Analisti Programmatori, professioni per le quali sono richiesti prevalentemente gli indirizzi di laurea di Ingegneria Informatica e di Scienze economico-aziendali.
Tra i diplomati, i primi tre posti spettano a Sviluppatore Software, Disegnatore Tecnico e Assistente Socio-sanitario; quanto agli indirizzi di diploma sono richiesti soprattutto Tecnici informatici e Periti meccanici.
Sono le stesse imprese a chiarire alcune delle motivazioni della difficoltà di trovare candidati adeguati:
• un cronico problema di offerta, prevalentemente per laureati in materie scientifiche e tecniche;
• un gap di aspettative: alcuni profili, per motivi legati ai percorsi di carriera o di consenso sociale, non soddisfano i potenziali candidati;
• competenze non adeguate alle mansioni da svolgere, mancanza di necessaria esperienza e possesso di competenze trasversali (capacità di lavorare in gruppo, problem solving, flessibilità e adattamento ecc.).
Assumono, così, particolare importanza progetti di orientamento e di alternanza scuola-lavoro, che possano facilitare la scelta del proprio percorso formativo e favorire l’acquisizione di competenze professionali durante il periodo di studi.
L’analisi di Unioncamere e Ministero del Lavoro sui lavoratori difficili da reperire nel 2013 è consultabile in dettaglio sul sito www.unioncamere.gov.it.