Sono ormai trascorsi cinque anni dall’inizio della crisi e l’Europa stenta ancora a ritrovare la via della ripresa. Molti provvedimenti sono stati presi, ma gli effetti positivi che ne derivano sono di breve durata e non riescono a rovesciare la tendenza di fondo.
Per uscire definitivamente dalla crisi occorre una scelta radicale: trasferire un potere effettivo di decisione nel settore della politica economica e fiscale a livello europeo, creando finalmente la seconda gamba dell’Unione economica e monetaria. Ma a questa scelta si potrà arrivare se si riusciranno a definire in termini più chiari il significato e le implicazioni della crisi attuale, in modo che si possa promuovere, sostenuti dalla ritrovata fiducia dei cittadini, un processo costituente destinato a portare alla fondazione degli Stati Uniti d’Europa.
Anche a seguito della crisi l’Europa è vista sempre più come qualcosa di ostile, che impone vincoli e sacrifici senza garantire un futuro migliore e più sicuro. È quindi tempo di cambiare, mettendo in piedi rapidamente nell’area dell’euro un piano di sviluppo per rilanciare l’economia e l’occupazione europea. Se cambiano le prospettive di sviluppo e vengono risolti i problemi legati alla crisi dei debiti sovrani, può rinascere la fiducia dei cittadini, favorendo così il passaggio verso uno sbocco federale del processo di unificazione europea attraverso la creazione di un Tesoro federale responsabile della gestione del bilancio e del coordinamento della politica economica europea per promuovere uno sviluppo sostenibile. Si verrebbe così a creare, dopo la moneta, il secondo braccio di uno Stato federale, in vista del completamento del processo con l’attribuzione all’Unione di un potere decisionale anche nel settore della politica estera e della sicurezza.
Ne discuteremo insieme Martedì 18 giugno 2013 – ore 18.00 presso la Sala Civica in Via Matteotti, 4/6 a Legnago insieme a:
Alberto Majocchi è professore ordinario di Scienza delle finanze nella Facoltà di economia dell’Università di Pavia. In precedenza ha insegnato in altre prestigiose università: Ca’ Foscari di Venezia, Cambridge (U.K.), York (U.K.), Katholieke Universiteit Leuven (Belgio). Dal 1991 al 1993 ha lavorato come esperto presso la Commissione europea presieduta da Jacques Delors. Ha collaborato in materia di tassazione energetica per la preparazione del Libro bianco sulla riforma fiscale presentato dal Ministro Tremonti nel dicembre 1994. È stato Consigliere economico del Ministro dell’ambiente nel governo Dini. Nel 2003 è stato nominato Presidente dell’ISAE (Istituto di Studi e Analisi Economica) su proposta del Ministro Giulio Tremonti e poi confermato per un secondo mandato dal Ministro Tommaso Padoa Schioppa.
Rita Bruschetta Segretario della sezione MFE di Legnago
Giorgio Anselmi Direttore de L’unità europea
Massimo Castellani Segretario generale CISL Verona