R.D.B. sta per Rizzi, Donelli, Breveglieri, tre soci che nel 1908 rilevarono a Pontenure (PC) una piccola fornace che, con il primo dopoguerra e gli anni del boom economico diverrà poi la prima azienda in Italia a produrre manufatti in cemento, travi, tegole ed altri prodotti per le costruzioni.
Così dalla piccola fornace si è giunti, ad un’azienda quotata in borsa con 22 stabilimenti dislocati sull’intero territorio nazionale.
Due di questi sono a Verona, uno tra Caldiero e Belfiore e l’altro a Villafranca, nella ex sede della Pregeco.
La crisi che però ha colpito anche il settore dell’edilizia, ha obbligato l’azienda ad attuare procedure di mobilità in entrambi gli stabilimenti per gli 87 dipendenti. Da gennaio 2012, inoltre, tutti i 22 dipendenti dello stabilimento di Villafranca sono in cassa integrazione straordinaria per cessata attività, mentre i lavoratori dell’altro stabilimento hanno trovato i cancelli chiusi per dichiarata insolvenza
I 41 dipendenti sono ora di fatto in cigs dal 13 luglio scorso. É quindi grave la situazione di tutte le famiglie coinvolte, che da luglio non ricevono lo stipendio, come ribadito dai lavoratori anche durante l’assemblea svolta in azienda la scorsa settimana. Per questo i rappresentanti sindacali hanno sollecitato un incontro in Provincia con l’assessore al lavoro, nella speranza di sensibilizzare le banche locali a rispettare gli impegni presi con la stessa Provincia e agevolare le eventuali richieste da parte dei lavoratori anticipando loro la cigs.
La Cisl ha anche sollecitato, in più occasioni, i commissari straordinari nominati dal tribunale di Piacenza, per accelerare nei limiti del possibile tutta la procedura in corso. Ma si è scontrata con le oggettive difficoltà di trattare con una società quotata in borsa, dislocata su tutto il territorio nazionale.
