Oltre 6 vittime al mese, almeno uno alla settimana.
E’ la tragica media degli infortuni mortali nel NordEst nel 2011.
Con questi numeri crudi si apre il Rapporto annuale 2011 di Vega Engineering, società privata con sede a Mestre specializzata nella sicurezza sul lavoro. Nelle sue elaborazioni Vega si concentra sugli eventi mortali occorsi nei posti di lavoro, siano essi fabbriche, uffici, cantieri o campi agricoli, escludendo i cosiddetti infortuni in itinere e quelli comunque imputabili alla circolazione stradale.
Sono stati 45 i casi di infortunio mortale sul lavoro avvenuti in Veneto nel corso del 2011, dieci in meno rispetto al 2010. Un dato positivo quindi, che premia l’assiduo impegno messo in campo da tutti i soggetti interessati, dalle rappresentanze dei lavoratori e delle imprese fino agli enti pubblici di controllo, nella prevenzione e nella promozione della cultura della sicurezza. Un dato in controtendenza rispetto alle dinamiche nazionali dove invece si registrano 27 casi in più: dai 526 del 2010 ai 553 del 2011.
Il Veneto, nonostante gli ultimi mesi del 2011 siano stati particolarmente funesti, si posiziona tra le regioni con il più basso indice di incidenza di morti sul lavoro: 21,3 casi per milione di lavoratori occupati. Era al 10° posto nel 2010, scende al 18° nel 2011 (meglio solo Lombardia e Lazio). Sempre secondo questo indice, nei due anni considerati, le regioni più insicure sono il Trentino Alto Adige, l’Abruzzo, la Calabria e la Puglia.
I lavori più pericolosi sono quelli svolti nelle campagne. Il ribaltamento del trattore, l’investimento con mezzi semoventi o il contatto con macchinari in azione, hanno provocato in Italia nel 2011 la morte (con alcune casistiche minori) di 219 persone (182 nel 2010), 68 delle quali erano coltivatori con più di 65 anni di età.
Sempre a livello nazionale nelle Costruzioni i morti sono stati 123 (25 in meno che nel 2010). Qui le cause di morte più frequenti sono la caduta dall’alto del lavoratore (61 casi nel 2011, 89 l’anno prima) o di gravi con il conseguente schiacciamento del lavoratore (26 casi nel 2011 e 16 nel 2010).
L’incidenza di questi due settori nelle morti sul lavoro è tale che nei mesi più freddi dell’anno, quando si ferma o rallenta il lavoro nei campi come nei cantieri, vi sono il minor numero di casi di morte in generale.
Il rapporto presenta anche ulteriori dettagli, dalla nazionalità dei lavoratori vittime dell’infortunio mortale, alla distinzione tra maschi e femmine, comprese le fasce di età e i casi per provincia.
In Veneto il triste primato della provincia con più infortuni nel 2011 spetta a Venezia (9 casi), ultima Verona con 3 morti. Il giorno più pericoloso è il mercoledì (19,5% dei casi), quello più sicuro (escludendo sabato e domenica) è il venerdì (15,6%). Giugno e luglio i mesi peggiori.
Vega Engineering. Rapporto Annuale 2011. Osservatorio Vega Engineering
http://www.vegaengineering.com/nhtml-allegati/154/32491/0/1/Rapporto-infortuni-mortali-2011-VegaEngineering.pdf
Statistiche morti sul lavoro triveneto 2011- Osservatorio Vega Engineering
http://www.vegaengineering.com/nhtml-allegati/154/32491/2/0/Statistiche-morti-lavoro-Triveneto-Osservatorio-sicurezza-lavoro-Vega-Engineering-31-12-11.pdf