Secondo gli ultimi dati elaborati dall’Osservatorio Sicurezza sul lavoro di Vega Engineering (www.vegaengineering.com) si registrano infatti 64 morti bianche nel Triveneto, di cui 5 solo nel mese di ottobre.
Il Veneto è in quarta posizione nella graduatoria nazionale per numero di vittime sul lavoro (38), il Trentino Alto Adige ne registra 18, mentre il Friuli 8.
Nella graduatoria provinciale, è Bolzano ad indossare la maglia nera con le sue 12 vittime, seguita da Padova (7), da Belluno, Venezia, Vicenza e Trento (6), da Rovigo e Treviso (5), Verona, Gorizia e Pordenone (3), e da Udine (2).
Per quanto riguarda i settori, è sempre l’agricoltura a far emergere i risultati più allarmanti e in effetti il 40,6% delle vittime sul lavoro perde la vita sui campi spesso a causa del ribaltamento del trattore. Anche nel settore delle costruzioni, però, il problema è fortemente sentito con una percentuale di mortalità del 20,3% sul totale Nordest. Viene registrato poi il 10,9% dei decessi nel commercio e attività artigianali, il 4,7% nello smaltimento rifiuti e nei trasporti, magazzinaggi e comunicazioni; il 3,1 per cento nella produzione, distribuzione, manutenzione di energia elettrica, nei servizi e nel legno; l’1,6% nel settore dell’industria alimentare, della fabbricazione di macchine e apparecchi meccanici, in alberghi e ristoranti, nelle associazioni ricreative, culturali e sportive, nelle industrie estrattive e nelle forze dell’ordine, militari, vigili del fuoco.
Le principali cause di morte sono alla pari lo schiacciamento dovuto alla caduta di oggetti pesanti sulle persone e la caduta dall’alto (23,4% dei casi); seguono: il ribaltamento di un veicolo o di un mezzo in movimento (20,3%), l’investimento di un mezzo semovente (9,4% dei casi di morte); l’annegamento (7,8%), seppellimento o sprofondamento (4,7%). Mentre arrivano al 3,1% le morti dovute a cause elettriche; all’1,6%i decessi per incendio, a contatto con organi lavoratori in movimento, a contatto con oggetti o mezzi in movimento, a contatto o per ingestione di agenti chimici. Si registra infine una vittima nell’universo femminile a Nordest, mentre nel Paese fino a fine ottobre ne sono state registrate 12; sono 54 le vittime tra gli stranieri in Italia, 6 a Nordest. A perdere la vita sono soprattutto i cinquantenni, 19 vittime. Seguono i quarantenni, 13 decessi, ma anche gli anziani sono tristemente sul podio: gli ultrasessantenni morti sul lavoro a Nordest sono 17.
All.: