Che male c’è? – Progetto per il contrasto delle molestie e violenze nei luoghi di lavoro
Per delineare i contorni del fenomeno a Verona, abbiamo affidato all’Università di Verona (Dipartimento Scienze umane) la ricerca “La violenza nei luoghi di lavoro”.
L’indagine ha prodotto dati quantitativi e qualitativi, grazie a interviste, focus group e approfondimenti con sindacalisti, figure istituzionali e alcuni responsabili di aziende veronesi e la somministrazione di un questionario anonimo a lavoratori e lavoratrici di alcune aziende veronesi.
Il lavoro è stato pubblicato nel libro “La Violenza e le molestie sessuali nei luoghi di lavoro. Riflessioni a partire da un progetto di ricerca” 2019 FrancoAngeli, Milano (a cura di G. Gosetti).
“E’ emersa una sottovalutazione del fenomeno della violenza e molestia sessuale nei luoghi di lavoro e la sua mancata traduzione in una vera e propria questione sociale. Chi dichiara di essere stato vittima di violenza o molestia sessuale vive una condizione di disagio soprattutto psicologico, dovuta a commenti non graditi sull’aspetto fisico, scherzi o storie di natura sessuale, commenti non appropriati relativi al sesso fatti in pubblico e in privato” (Prof. Giorgio Gosetti, responsabile scientifico).
“La molestia sessuale è una forma di prepotenza che stenta ad essere segnalata, anche perchè c’è la difficoltà di capirne con precisione quali sono i confini: quando la molestia può essere percepita come un’offesa invece di una goliardata? Secondo le persone intervistate sono molteplici gli attori che dovrebbero occuparsi del tema: titolari d’azienda, rappresentanti sindacali, colleghi ma anche psicologi ed avvocati. Anzi, nell’immagine degli intervistati si dovrebbe istituire una figura professionale che affronti in modo specifico il problema” ”- (dott. Marco Carradore, assegnista di ricerca).