Siamo ad un passo da un piccolo grande risultato per la tutela dei riders, cioè i ciclofattorini che trasportano cibo a domicilio.
Dopo l’incontro con l’assessora alle attività economiche e produttive del Comune di Verona Franesca Toffali, l’interlocuzione con il Comune proseguirà mercoledì 28 novembre 2018 con l’assessora Edi Maria Neri per arrivare ad avere una sede che li protegga dalle intemperie.
Cisl Verona chiederà inoltre alla Camera di Commercio e a Confesercenti di associarsi alle richieste, per arrivare alla firma di un protocollo, per garantire i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici: retribuzione adeguata, malattia, infortunio, risposo settimanale, non discriminazione.
Al momento i riders sono considerati lavoratori autonomi: se vogliono svolgere l’attività, devono aprire partita iva o lavorare con ritenuta d’accordo o con contratti di collaborazione (con ricadute pesanti per la posizione contributiva).
Inoltre non sono coperti da INAIL in caso di infortunio, non hanno diritto a malattia, ferie e congedi per maternità/paternità.
La paga base è 3 euro e 50 centesimi lordi all’ora e varia sulla base del numero di consegne e del chilometraggio: chi non da la massima disponbilità rischia di diventare “indesiderato” e di non lavorare più.