Il 16 giugno era l’ultimo giorno utile per versare l‘acconto 2016 di Tasi ed Imu e i ritardatari potevano contare sul ravvedimento “sprint” fino al 30 giugno, che riduceva ad 1/10 la sanzione ordinaria dell’1%, per ogni giorno di ritardo.
Adesso invece, chi pagherà dal 1° al 16 luglio vedrà la sanzione salire all’1,5%, dal 17 luglio al 14 settembre arriva all’1,67% e infine si attesta al 3,75% per chi si ravvede tra il 15 settembre e il 30 giugno 2017.
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