Da luglio 2016 il canone Rai si pagherà tramite la bolletta elettrica. Solo dal 2017 il versamento avverrà in 10 rate da gennaio ad ottobre, ma per il primo versamento del 2016 si partirà da luglio con una rata retroattiva.
Così è scritto nella legge di Stabilità appena approvata. A pagare la tassa saranno chiamati tutti coloro che possiedono un televisore ad esclusione di chi possiede computer, tablet e smartphone. L’importo del canone diminuisce a 100 €uro e vengono confermate le esenzioni dal canone Rai per chi abbia almeno 75 anni di età e reddito inferiore (compreso quello del coniuge) a 8.000 euro l’anno.
Se non si possiede la televisione è necessario compilare un’autocertificazione da inviare all’Agenzia delle Entrate per essere esentati dal pagamento. Inoltre è stata abolita la possibilità di richiedere il suggellamento, ovvero la procedura che rendeva inutilizzabili gli apparecchi televisivi.
Tocca al contribuente dimostrare di non possedere un apparecchio atto a ricevere il segnale radiotelevisivo presentando la dichiarazione sostitutiva, in cui si dichiara sotto la propria responsabilità di non essere proprietari di televisore. La dichiarazione dovrà essere poi tempestivamente inviata presso la sede dell’Agenzia delle Entrate di Torino, ufficio Abbonamento Rai.
Chi non versa il Canone Rai e non rientra in alcun caso di esenzione è considerato a tutti gli effetti evasore fiscale e può subire sanzioni. Di certo non l’interruzione della fornitura dell’energia elettrica, ma certamente potrà incorrere in accertamenti da parte del Fisco. Le multe previste sono pari a cinque volte il canone stesso.
Inoltre, nel caso in cui l’autocertificazione risulti falsa, l’evasore è perseguibile anche in sede penale.
E’ opportuno precisare che i titolari di un esercizio pubblico non pagheranno il canone Rai in bolletta poichè la norma riguarda solo i contratti domestici e non anche quelli commerciali.