La Relazione annuale sulle convalide delle dimissioni e risoluzioni consensuali delle lavoratrici madri e dei lavoratori padri per l’anno 2014, presentata il 25 giugno al Ministero del Lavoro, ci dice che l’anno scorso le donne-madri si sono dimesse di più dal posto di lavoro, rispetto al 2013 (+6%), in prevalenza per «incompatibilità tra l’occupazione lavorativa e le esigenze di cura della prole», ma anche per l’«assenza di parenti di supporto», «mancato accoglimento al nido» e «mancato accoglimento della richiesta di part-time».
Purtroppo l’Italia ha spesso optato per un welfare poco orientato ai servizi e alla conciliazione vita – lavoro: servirebbero sistemi in grado di far scegliere ai genitori come impiegare al meglio e in modo più efficacie il tempo da dedicare al lavoro e alla famiglia (ad esempio, congedi al 60-70% del salario, voucher, ecc.).
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