“La vittoria dei SI al referendum di Mirafiori anche tra gli operai e non solo tra gli impiegati è un fatto inequivocabile ed importante. Adesso bisogna lavorare per sanare le divisioni”.
Il commento arriva dal Segretario generale Fim Cisl, Giuseppe Farina intervenuto, oggi, nella sede scaligera della Cisl, durante il comitato esecutivo dell’ Ust. “Nonostante l’estrema politicizzazione, le minacce e le provocazioni di questi giorni, da alcuni la vicenda di Mirafiori è stata utilizzata infatti per discutere del futuro delle aggregazioni politiche più che per garantire l’occupazione e lo sviluppo dello stabilimento, sottolinea Farina “La vittoria del sì è la risposta di chi ha scelto con senso di responsabilità il lavoro piuttosto che l’incertezza per il futuro e la confusione” e aggiunge “Siamo contenti che sia prevalso il buon senso e la ragionevolezza”. Della stessa opinione anche il segretario generale della Cisl di Verona, che chiarisce “Questo voto è certamente un segnale anche per Verona dove ha vita anche una parte dell’indotto e rappresenta un segnale positivo per tutto il sistema-paese perchè vuol dire che in Italia si può investire nonostante tutti i profeti di sventura” afferma Castellani e aggiunge “Noi per quel che ci riguarda utilizzeremo questo risultato con la pacatezza e le fermezza che abbiamo sempre avuto. E chiediamo che da questa esperienza le forze politiche, il sistema mediatico e, buona parte della classe dirigente, facciano proprio il senso di responsabilità dimostrato dai lavoratori di Mirafiori. Il paese sta vivendo un momento difficile e bisogna ricreare le premesse per il futuro benessere”.
“A Mirafiori hanno vinto coraggio e speranza” afferma ancora Farina “Ed è un risultato positivo sia per i lavoratori, sia per la città di Torino e sia per tutta l’industria italiana. Bisogna ringraziare il coraggio e la responsabilità dei lavoratori che hanno votato sì. Sapremo tuttavia ascoltare anche le ragioni di chi ha votato no, facendo una gestione impegnata e attenta dei contenuti dell’accordo sindacale.
Adesso” aggiunge Farina “bisogna guardare avanti e incalzare la Fiat affinchè dia continuità agli investimenti per il progetto Fabbrica Italia e parallelamente costruire occasioni di confronto e di approfondimento sulle prospettive dell’alleanza con Chrysler. In secondo luogo chiederemo alla Fiat un maggiore impegno per definire nuove relazioni sindacali improntate ad una maggiore partecipazione e valorizzazione del sindacato e dei lavoratori”.