Turismo, cultura, esportazioni di prodotti di alta qualità e competenze elevate nel capitale umano. Queste le leve strategiche prioritarie su cui investire per lo sviluppo futuro della Regione del Veneto, secondo quanto emerso dal Rapporto Statistico regionale 2014.
L’edizione di quest’anno, il cui tema è “Percorsi di crescita”, fotografa l’attuale situazione del Veneto sotto il profilo congiunturale e strutturale, suggerendo alcune chiavi di lettura significative utili a delineare possibili scenari futuri per lo sviluppo economico e occupazionale. Secondo le previsioni, il 2014 dovrebbe rappresentare l’anno della ripresa per il Veneto, riportando la crescita a +0,9% con un consolidamento pari a +1,7% per il 2015.
I settori economici di eccellenza su cui investire per lo sviluppo futuro – cultura, export, innovazione e turismo – rappresentano circa un quarto del PIL regionale. L’impatto economico del settore cultura è stimabile tra un 5,4% e un 6,3% del PIL ed esporta beni per 5,5 miliardi di euro, pari al 10,5% del valore totale delle esportazioni regionali. Per quanto riguarda il turismo, il Veneto rappresenta la prima regione d’Italia con 61,5 milioni di presenze e 16 milioni di turisti, il 65% dei quali stranieri.
Tra le eccellenze regionali si distinguono i prodotti di alta qualità (i cosiddetti BB&B Belli, Buoni e Benfatti) del comparto manifatturiero e agroalimentare: nel 2012 il settore ha rappresentato il 30% delle esportazioni venete (il 17% di quelle italiane) e nel 2013 è cresciuto di un ulteriore 3% rispetto all’1,4% delle esportazioni totali, mentre verso i nuovi mercati la crescita ha sfiorato il 9%.Il quadro che emerge dai dati del Rapporto Statistico servirà ad orientare anche la programmazione regionale dei fondi comunitari 2014/2020 che ammontano a 2,5 miliardi di euro.