La Repubblica Italiana nasce a seguito dei risultati del referendum istituzionale del 2 e 3 giugno 1946, una data importante perchè sono anche le prime elezioni politiche in cui le donne hanno potuto votare.
La Costituzione italiana del 1948 garantirà alle donne pari diritti e pari dignità sociale in ogni campo:
Art. 3 Cost: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso , di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
A Roma, per il prossimo 1 giugno, Cisl con Cgil e Uil ha organizzato il convegno “2 giugno 1946: la Costituente e il voto alle donne – 70 anni tra storia, lavoro e diritti“.
Settant’anni fa l’Italia ha compiuto un importante passo per essere un Paese più civile. Il diritto di voto può ormai sembrarci scontato ma non lo è: basti pensare che in Svizzera le donne hanno il diritto di votare solo dal 1971.