In uno sketch comico, ambientato in una carrozza ferroviaria, l’attore Carlo Campanini indicando un cesto ai suoi compagni di viaggio, Valter Chiari e Ornella Vanoni, confida che al suo interno è custodito niente meno che: il Sarchiapone!
A quel punto Valter Chiari, per non ammettere la propria ignoranza si “arrabatta” in mille vanterie, millanterie e vaniloqui pur di dire qualcosa sul sarchiapone.
Quella scenetta degli anni 60 fece e fa tuttora molto ridere. Meno divertente è invece il fatto che la “chiave comica” di quella gag sia ormai diventata il motivo ricorrente delle più popolari trasmissioni di informazione. Lo schema è più che collaudato. Basta mettere a confronto due o tre politici che sostengono le loro posizioni, un paio di politologi che sentenziano le loro verità e un giornalista che li stuzzichi e qualunque sia l’argomento, crisi economica o crisi di coppia, rigore economico o rigore negato dall’arbitro, servizi pubblici o servizietti privati, dopo un po’ si inizia a parlare del nulla ed ecco che il sarchiapone , zitto zitto fa la sua comparsa. È divertente tutto ciò? Certo, questa perenne corrida, questo scontro continuo senza esclusione di colpi, visti gli ascolti, piace molto agli italiani. Piace però avere cognizione che il sarchiapone è diventato ormai il principale veicolo di formazione dell’opinione pubblica? Per questo nasce la newsletter Cisl, che vuole essere un mezzo, a diposizione di chi è interessato alle tematiche sindacali, per restare informati e a valutare varie questioni fuori dai soliti circuiti informativi.
Vorremmo diventasse un piccolo salvagente per non annegare nel mare dei mass media, come del resto un piccolo salvagente a paperella si rivelò essere il sarchiapone di Valter Chiari e Carlo Campanini.
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